Con il suo falsetto e i suoi testi densi di nostalgia, James Blunt rappresenta l’apoteosi del romanticismo, costruendo una carriera contraddistinta da una tenacia fuori dal comune. - Da giovane studia pianoforte, chitarra e violino, ma decide di darsi alla musica soltanto nel 2002, dopo avere servito nell’esercito britannico all’estero e in patria. - Viene notato al SXSW di Austin da Linda Perry, cantante e produttrice dei 4 Non Blondes, che lo mette sotto contratto con la sua etichetta Custard Records. - Trova la fama su entrambe le sponde dell’Atlantico grazie a ‘You’re Beautiful’, uno dei grandi successi degli anni Zero, secondo estratto dall’esordio Back to Bedlam (2005). - All the Lost Souls (2008) prosegue sui binari del debutto, mentre il seguente Some Kind of Trouble (2010) si ispira al soft rock statunitense di qualche decennio prima. - Le tinte country e folk di ‘Bonfire Heart’, singolo di lancio di Moon Landing (2013), ampliano ulteriormente la sua visione e portano il pezzo in cima alle classifiche nazionali. - Al contempo attento alle nuove sonorità e fonte di ispirazione per le generazioni emergenti, recluta Ed Sheeran come coproduttore per la realizzazione del levigato e convincente The Afterlove (2017). - Once Upon a Mind (2019) intreccia pop e dance in quell’alternanza di frangenti energici ed episodi intimi e riflessivi, segno inconfondibile del catalogo dell’artista.